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    Cosa sono i culurgiones? Ecco la loro storia!

    I culurgiones sono una specialità culinaria della Sardegna che non potete non gustare durante la vostra vacanza.

    Cosa sono i culurgiones?

    Dalla loro sembianza potrebbero sembrare ravioli, ma non lo sono assolutamente, come tengono a precisare proprio i sardi; si tratta di una pasta fresca ripiena dalla forma molto particolare: si tratta di una chiusura a “spighita”, ossia a spiga di cereale.

    Si ottiene pizzicando i due lembi del dischetto di pasta, che contengono la farcitura, sino a sigillarli completamente ottenendo, così, una forma finale simile a quella di una piccola goccia.

    Da cosa deriva il nome “colorgiones”?

    Sono presenti due grandi spiegazioni: una è quella data da Manuela Ennas, esperta di lingua sarda, che afferma possa derivare dal termine “culleus” che, letteralmente, significa “sacchetto di cuoio”.

    Un’altra spiegazione sostiene che il nome possa derivare dal termine “cuna” che significa, letteralmente, culla e anfratto.

    Entrambe spiegazioni molto valide dato che si riferiscono alla forma di questa tipologia di pasta.

    Esistono diverse varianti che cambiano in base alla zona e al Paese d’origine: la più importante è sicuramente quella dell’Ogliastra che merita un’attenzione speciale.

    Culurgiones d’Ogliastra

    Questa variante prende il nome dalla zona in cui viene prodottra, con una caratteristica farcitura tradizionale che consiste in un ripieno di patate, formaggio, strutto (o olio extra vergine di oliva) e menta.

    Da qualche tempo queste risultano essere diventati “IGP”, ovvero “Prodotto a Indicazione Geografica Protetta”.

    La sua particolarità è da ricercare proprio nel formaggio: si tratta di un mix particolare e gustoso. Alcune ricette riportano solo il formaggio fiscidu (un pecorino salato locale), altre, invece, riportano l’aggiunta di altre tipologie di pecorino e di caprino.

    In altre zone dell’isola, i culurgiones possono essere conditi con una farcitura alternativa: ad esempio, a Tortolì e nei centri più vicini, il ripieno è di patate e cipolle, con poco formaggio.

    Mentre ad Arzana, che dista appena una ventina di chilometri, il culurgiones è dominato proprio “il formaggio”.

    Altre varianti molto valide sono quelle che vedono i culurgiones ripieni di semplice ricotta o di ricotta aromatizzata al limone o all’arancia; in altri casi, invece, il ripieno è di formaggio e bietole, di cipolle e con un pizzico di zafferano sardo.

    Le varianti non riguardano soltanto la farcitura, ma anche il modo in cui possono essere serviti: secondo tradizione, dovrebbero essere serviti con passata di pomodoro e pecorino grattugiato, ma possono essere anche serviti in bianco, con olio extravergine d’oliva e pecorino grattugiato oppure cotti al forno o fritti e senza alcun condimento.

    A prescindere da come li gusterete e per quale farcitura opterete, è indiscusso il fatto di come questa sia sicuramente un’esperienza da non perdere, soprattutto per il vostro palato: sarete totalmente dominati dai sapori e dai gusti della Sardegna.

    Durante la vostra vacanza al Villaggio Calacavallo, ricordatevi di chiederli al nostro ristorante.